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La chirurgia bariatrica è reversibile?
Alcuni tipi di interventi come il bypass gastrico non sono reversibili, mentre altri, come il posizionamento di un palloncino gastrico, sono temporanei. Il chirurgo discuterà le opzioni migliori in base alle tue esigenze.
La chirurgia bariatrica è coperta dal Sistema Sanitario Nazionale?
In alcuni casi, la chirurgia bariatrica può essere coperta dal SSN, specialmente per pazienti con obesità patologica e complicazioni associate. Ciò dipende dai criteri regionali e dalla valutazione medica.
È possibile riprendere una dieta normale dopo la chirurgia?
Sì, ma con alcune modifiche. Dopo la chirurgia, si segue un percorso di alimentazione progressiva e controllata. Un nutrizionista ti guiderà nel reintrodurre gradualmente cibi solidi mantenendo abitudini alimentari sane.
Quali sono i rischi associati alla chirurgia bariatrica?
Come per qualsiasi intervento chirurgico, ci sono alcuni rischi, tra cui infezioni, emorragie o problemi di assorbimento dei nutrienti. Tuttavia, con le tecniche moderne e la supervisione di un team esperto, questi rischi sono ridotti al minimo.
Posso riprendere l’attività fisica dopo l’intervento?
Sì, ma gradualmente. La maggior parte dei pazienti può riprendere attività leggere dopo 1-2 settimane e tornare a un esercizio fisico moderato dopo 4-6 settimane, seguendo le indicazioni mediche personalizzate.

Quali sono le patologie trattate in coloproctologia?
Le patologie più comuni includono emorroidi, ragadi anali, fistole, prolasso rettale, stipsi cronica e ascessi perianali.
Quali sono i segni e sintomi delle patologie coloproctologiche?
Sintomi comuni includono dolore o sanguinamento durante l’evacuazione, prurito anale, secrezioni anomale e sensazione di incompleto svuotamento intestinale.
È importante consultare uno specialista in presenza di questi sintomi per una diagnosi tempestiva.
Quali sono le cause principali delle emorroidi?
Le emorroidi possono essere causate da fattori come stitichezza cronica, sforzi ripetuti durante la defecazione, dieta povera di fibre, obesità e sedentarietà. Anche la predisposizione genetica e la gravidanza possono contribuire.
È possibile prevenire le patologie coloproctologiche?
Sì, è possibile. Adottare una dieta ricca di fibre, mantenere una buona idratazione, fare attività fisica regolare e ridurre gli sforzi durante l’evacuazione sono misure utili per prevenire problemi come stitichezza, emorroidi e ragadi.
Quali sono le soluzioni per la stitichezza cronica?
La stitichezza cronica può essere trattata con modifiche dietetiche, supporti farmacologici e, nei casi più gravi, interventi chirurgici o tecniche avanzate personalizzate, sempre previa valutazione specialistica approfondita.
Come capire se un dolore anale è da considerare un’emergenza?
Un dolore anale intenso associato a febbre, gonfiore, sanguinamento massiccio o difficoltà nell’evacuare potrebbe indicare una patologia grave come un ascesso o una trombosi emorroidaria. È fondamentale rivolgersi immediatamente a un medico.

Che cos’è la plastica per ernie?
La plastica per ernie è un intervento chirurgico mirato alla riparazione delle ernie addominali, inguinali o crurali: il Dottor Scalambra utilizza tecniche laparoscopiche avanzate per eseguire la plastica per ernie in modo minimamente invasivo, assicurando un recupero rapido e cicatrici quasi invisibili.
Perché scegliere un intervento di plastica per ernie con il Dottor Scalambra?
Affidarsi al Dottor Scalambra per una plastica per ernie significa contare su un percorso personalizzato, dalla diagnosi all’intervento, in cui grazie alla sua esperienza e all’uso di tecniche moderne, i pazienti possono risolvere il problema in modo efficace e tornare più velocemente alle loro attività quotidiane.
Quanto tempo serve per riprendersi dopo la plastica per ernie?
Generalmente, dopo la plastica per ernie eseguita dal Dottor Silvio Marco Scalambra, il paziente può riprendere le normali attività entro una o due settimane.
Tempi di recupero così brevi sono resi possibili solo grazie all’utilizzo della chirurgia laparoscopica, settore in cui oggi ancora pochi chirurghi sono in grado di poter vantare una solida esperienza sul campo.
Quali sono i sintomi principali di un’ernia addominale?
I sintomi di un’ernia addominale includono gonfiore e dolore nella zona interessata, che possono peggiorare con sforzi fisici anche molto lievi, come semplici starnuti; in alcuni casi, può anche verificarsi una sensazione di pesantezza o di bruciore nell’area. Se non trattata, l’ernia può causare complicanze più serie come ostruzione intestinale o strangolamento dell’intestino, che richiedono interventi d’urgenza.
Il Dottor Scalambra effettuerà una visita approfondita per confermare la diagnosi e valutare la necessità di una plastica per ernie.
Come si diagnostica un’ernia addominale?
La diagnosi di un’ernia addominale avviene attraverso esami fisici e imaging medico come la radiografia o l’ecografia, a cui può far seguito anche una tomografia computerizzata (TC) per ottenere immagini più dettagliate.
Se l’ernia è piccola e non causa sintomi, potrebbe non essere necessario alcun trattamento immediato, tuttavia, il medico consiglierà di monitorare la zona attentamente e di segnalare eventuali cambiamenti o sintomi che indicano un peggioramento della condizione.
La plastica per ernie è adatta a tutti i pazienti?
No, la plastica per ernie è un intervento altamente personalizzato e per questo va valutato attentamente ogni caso: il primo passo indispensabile è un colloquio preliminare, in cui verranno discusse le opzioni terapeutiche, considerate la salute generale e le esigenze specifiche di ogni paziente.
Alcuni fattori che possono influenzare l’opportunità di questo intervento includono il tipo e la dimensione dell’ernia, lo stile di vita del paziente la presenza di eventuali complicanze o patologie preesistenti. Allo stesso modo inoltre, l’età è un fattore importante nella valutazione della chirurgia per ernie: poiché in generale, i pazienti più anziani hanno una maggiore probabilità di sviluppare complicazioni durante l’intervento e il periodo post-operatorio rispetto a quelli più giovani.

Che cos’è la colecistectomia?
La colecistectomia è l’intervento chirurgico per rimuovere la colecisti, organo dell’apparato digerente deputato alla concentrazione della bile prodotta dal fegato.
Il Dottor Silvio Marco Scalambra esegue la colecistectomia utilizzando tecniche laparoscopiche, che riducono l’invasività dell’intervento e accelerano i tempi di recupero.
Come funziona il periodo di riabilitazione dopo una colecistectomia?
Dopo l’intervento di colecistectomia, sarà basilare seguire le indicazioni del Dottor Scalambra per garantire un recupero efficace e sicuro: in linea generale, si consiglia di riposare per alcuni giorni e di evitare sforzi fisici intensi per almeno due settimane.
Durante il periodo di riabilitazione, potresti sentirti stanco e avere difficoltà a muoverti agilmente: non preoccuparti, è normale dopo un intervento chirurgico importante come la colecistectomia! Con il passare dei giorni, gradualmente riprenderai le tue attività quotidiane e tornerai ad avere un livello di energia normale.
La colecistectomia è sicura?
Certo, la colecistectomia eseguita dal Dottor Scalambra è estremamente sicura, grazie ai decenni di esperienza accumulati nel settore e alla padronanza piena di tecniche laparoscopiche avanzate: vengono così garantiti elevati standard di sicurezza e ridotti al minimo i rischi del post-operatorio, con una breve convalescenza e un rapido ritorno alle normali attività quotidiane.
Ovviamente, come per ogni intervento chirurgico, esistono alcuni rischi che ti verranno illustrati dettagliatamente prima dell’operazione. In generale, quelli maggiori sono legati all’anestesia e a possibili complicazioni post-operatorie come infezioni o sanguinamenti, complicazioni che però, grazie alla propria esperienza e alla professionalità del suo staff medico, il Dottor Scalambra è in grado di minimizzare.
Ci sono alternative alla colecistectomia chirurgica?
Per alcune condizioni meno gravi, possono essere valutate terapie conservative alternative alla colecistectomia.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi sintomatici o complicati, la colecistectomia è il trattamento definitivo, poiché le altre opzioni (inclusa ad esempio la sola terapia farmacologica) possono non risultare efficaci nel lungo termine.
Quanto dura un intervento di colecistectomia?
La durata media di una colecistectomia laparoscopica eseguita dal Dottor Scalambra è di circa 60-90 minuti: durante l’intervento, verranno praticate alcune piccole incisioni sull’addome (solitamente da 3 a 4) attraverso le quali sarà asportata la colecisti.
Come vedi si tratta di un intervento chirurgico abbastanza rapido, in cui tuttavia, è importante considerare anche il tempo necessario per l’anestesia e la preparazione: ti ricordiamo infatti che la procedura infatti viene eseguita sotto anestesia generale, quindi non sentirai alcun dolore!

L’appendicectomia lascia cicatrici evidenti?
Grazie alla chirurgia laparoscopica praticata dal Dottor Scalambra, le incisioni sono estremamente piccole e cicatrici visibili sono rare. Tra queste, quelle comuni sono in prossimità dell’ombelico e lungo la linea mediana inferiore, dovute ai piccoli tagli per l’inserimento degli strumenti chirurgici laparoscopici.
Tuttavia, queste cicatrici tendono a diventare sempre più sottili e poco evidenti nel tempo.
Quali sono i tempi di recupero dopo un’appendicectomia laparoscopica?
Generalmente, il recupero dopo un’appendicectomia laparoscopica è piuttosto rapido rispetto alla chirurgia tradizionale: la maggior parte dei pazienti può tornare alle attività quotidiane entro una o due settimane, ma è importante seguire attentamente le istruzioni post-operatorie fornite dal Dottor Silvio Marco Scalambra per garantire una guarigione ottimale e priva di complicazioni.
È necessaria una dieta particolare dopo l’operazione di appendicectomia?
Sì, nei primi giorni dopo l’operazione di appendicectomia è consigliato seguire una dieta leggera e facilmente digeribile per non affaticare il sistema digestivo: esempi indicativi possono essere zuppe, brodi vegetali, minestroni, pasta in brodo e cibi morbidi come purè di patate o verdure cotte al vapore. Inoltre, è fondamentale bere molta acqua per garantire una corretta idratazione e aiutare il processo di guarigione.
Lo staff del Dottor Scalambra offrirà una guida dettagliata sulle abitudini alimentari da adottare e su come reintrodurre gradualmente alimenti più consistenti nella dieta, assicurandosi che il paziente si senta a proprio agio durante il processo di recupero.
Quali sono le attività da evitare durante il post-appendicectomia?
Durante il periodo di recupero post-appendicectomia, è importante evitare sforzi fisici intensi, come sollevare pesi o svolgere sport impegnativi, per permettere al corpo di guarire adeguatamente: questo perché l’effort fisico può aumentare la pressione addominale e causare dolore o infiammazione nella zona dell’operazione. Inoltre, è bene NON indossare abiti stretti che possano esercitare pressione sulla cicatrice chirurgica e causare fastidi.
È importante anche evitare di fare bagni caldi o di immergersi in piscine o vasche idromassaggio finché la ferita non è completamente guarita per prevenire possibili infezioni.
Posso riprendere a guidare subito dopo un intervento chirurgico di appendicectomia?
La ripresa della guida dopo un intervento chirurgico di appendicectomia dipende dalla complessità dell’operazione e dal tipo di anestesia utilizzata. Generalmente, è consigliato aspettare almeno qualche giorno o comunque fino a quando ci si sente completamente padroni dei propri movimenti e riflessi.
Allo stesso modo è fondamentale che il dolore sia sotto controllo, così come la capacità di girare il volante o compiere manovre senza difficoltà: prima di riprendere a guidare, consulta sempre il parere del tuo medico per assicurarti che sia sicuro farlo.

Che ruolo ha la chirurgia oncologica nel trattamento dei tumori?
La chirurgia oncologica è un punto fermo nella cura dei tumori, per questo il Dottor Silvio Marco Scalambra pianifica ogni intervento in modo completamente personalizzato, utilizzando tecniche minimamente invasive per rimuovere le masse cancerose e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Non tutti i tumori richiedono un intervento chirurgico, ma la chirurgia oncologica, valutata insieme a un team multidisciplinare, può letteralmente fare la salvezza di un paziente.
Quali scelte di vita possono aiutare nella prevenzione dei tumori?
La prevenzione dei tumori prevede in primo luogo l’adottare uno stile di vita sano, come mantenere una dieta equilibrata, fare regolare attività fisica, evitare il fumo e l’eccessivo consumo di alcol. Questo riduce significativamente il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore.
Allo stesso modo sottoporsi a screening regolari può aiutare a rilevare precocemente eventuali anomalie e ad agire tempestivamente.
Chi è un candidato ideale per la chirurgia oncologica laparoscopica?
Non tutti i pazienti affetti da tumori sono candidati ideali per la chirurgia oncologica laparoscopica. La fattibilità dell’intervento dipende da diversi fattori, come il tipo, la dimensione, la localizzazione del tumore e lo stato generale di salute del paziente.
Quando si ha necessità di mettersi in mani esperte e risolutive è fondamentale consultare un team medico specializzato come quello del Dottor Scalambra per valutare le opzioni disponibili.
Quali sono i vantaggi della chirurgia oncologica laparoscopica?
La chirurgia oncologica laparoscopica offre numerosi vantaggi per i pazienti. Tra questi: minori cicatrici grazie alle incisioni ridotte, un recupero post-operatorio più rapido e un rischio inferiore di complicazioni rispetto alla chirurgia tradizionale.
Il Dottor Silvio Marco Scalambra, esperto nel campo della chirurgia oncologica laparoscopica, sottolinea come questa tecnica consenta di ridurre notevolmente il trauma fisico, migliorando così la qualità della vita dei pazienti durante il percorso di guarigione.
Quando la chirurgia oncologica laparoscopica non è indicata?
Ci sono situazioni in cui la chirurgia oncologica laparoscopica potrebbe non essere l’opzione ideale. Ad esempio, nelle fasi molto avanzate di alcuni tumori o in presenza di determinate condizioni mediche che potrebbero complicare l’intervento, il team medico potrebbe optare per altre soluzioni.
Il Dott. Scalambra, uno dei principali specialisti nel settore, valuta comunque attentamente ogni situazione clinica per garantire che il paziente riceva il trattamento più appropriato al proprio personale caso.
